Tracking Real-Time via GPS + Radar (i post sono visualizzati al di sotto di questa schermata)

Mostra Radar Svizzero - animazione
Mostra Radar Landi - animazione
Mostra Radar Landi - ultima immagine
Mostra Radar Liguria
Mostra Satellite visibile
GPS Tracking
STRUMENTAZIONE RIPRISTINATA !!! GPS attivo dalla prossima caccia

Opacità del Satellite: 20 | 40 | 60 | 80 | 100 %

Opacità del Radar Landi: 20 | 40 | 60 | 80 | 100 %

Opacità del Radar Liguria: 20 | 40 | 60 | 80 | 100 %


lunedì 28 aprile 2008

I percorsi di caccia saranno tracciabili in fase di analisi !

Ho scovato un'ulteriore chicca: la possibilità di visionare a posteriori il percorso di una caccia temporalesca estiva. Il tutto con l'uso di un navigatore e di Google Maps.

Il funzionamento del sistema è molto semplice: durante il chasing il navigatore salva ogni "x" minuti dei punti di aggancio che inserisce all'interno della propria SD Card.
Al termine della giornata è possibile scaricare dalla SD Card stessa un file .XML che raccoglie tutte le informazioni dell'itinerario percorso; aprendo il file in questione con Internet Explorer in modo del tutto automatico viene generata una mappa attraverso Google Maps che mostra tutto il percorso effettuato con i relativi dati:

Ecco un esempio:





Un ulteriore passo avanti che sarà utile questa volta per le analisi retrospettive di una giornata di caccia.

Il sogno finale è la tracciatura in tempo reale...ma per questo si vedrà in futuro ;-)

ciaoooo



sabato 26 aprile 2008

Ulteriore novità: MyLoki !

Con questo programma mi sarà possibile rendere visibile la mia posizione durante gli stormchasing estivi. Per ora sono ben lontano dal produrre un modo per fare il tutto in modo automatico - date le mie scarse conoscenze informatiche - ma attraverso questo nuova utility del web potrò segnalare la mia posizione attraverso una mappa sviluppata in Google Maps.

Il funzionamento è molto semplice: all'interno della pagina personale di http://my.loki.com/ ci sono alcuni menu dai quali è possibile gestire tutto il panorama di funzioni che offre il programma. In uno di essi è possibile, per esempio,inserire il nome di una città; a quel punto automaticamente viene generata un'immagine dinamica che io ho collegato alla homepage di questo Blog.

Provate a cliccare sulla scritta "CLICCA QUI" e a quel punto potrete zoomare a piacimento per avere un'occhiata a più ampio raggio dell'area.

Insomma, dipende poi tutto da quante volte una voglia aggiornare la posizione in modo che gli altri possano essere a loro volta aggiornati...ma in ogni caso è un ulteriore passo avanti che grazie alle connessioni internet mobili si può attuare riguardante la caccia ai temporali.

D'ora in poi basta chiamate al cellulare per dire "dove ti trovi?" ....ci pensa MyLoki !!!


domenica 20 aprile 2008

La Warm Conveyor Belt nella situazione attuale

Vediamo di cosa si tratta e come si mostra sia al satellite che sulle mappe meteorologiche la WCB, che spesso è responsabile di fenomeni pre-frontali di difficile localizzazione.

La WCB è un flusso di aria caldo umida che scorre davanti al Fronte Freddo quando esso va ad inserirsi in una depressione ben strutturata e generalmente baroclina.
Si tratta di una corrente che interessa prevalentemnente la medio-bassa troposfera (indicativamente dai 900hPa ai 650hPa); va a trasportare una grande quantità di umidità, resa ancora più elevata (nel caso dell'Italia) dalla presenza del Mar Mediterraneo come fonde di energia.
La sua velocità è abbastanza elevata e questo comporta anche una certa difficoltà di previsione convettiva nei pressi della WCB stessa, in quanto spesso e volentieri alcuni violenti temporali prefrontali - nella stagione estiva - vanno ad inserirsi proprio all'interno della WCB. I fenomeni sono accentuati allorquando la WCB impatta contro catene montuose: ecco perchè la Liguria e le aree Prealpine sono soggette con più probabilità a fenomeni consistenti.

Ecco uno schema tipico di una depressione con associata la WCB:



Facendo riferimento alla situazione attuale, la WCB è ben visibile dal satellite:



Dalle mappe a 700hPa è individuabile da quell'area a Ovest della Sardegna che si estende fino al Nord-Africa con colorazione blu, segno di tassi di umidità pressochè totali:



Alla quota di 850hPa è ben visibile l'aumento della Theta E, segno di maggior energia disponibile:


venerdì 18 aprile 2008

Breve cenno all'evoluzione di questa notte

Dalle mappe risulta che l'evoluzione della notte su Sabato avrà caratteristiche alquanto rare sotto l'aspetto dinamico; molti parametri raggiungeranno valori di fondoscala, e soltanto la mancanza di un cospicuo contrasto termico (fatto normalissimo, vista la stagione) impedirà l'attivazione di un vero e proprio outbreak di supercelle. (cliccate sulle immagini per vederle ingrandite)

Questa sera è previsto l'avvicinarsi di un veloce fronte freddo da W/SW. Il suo passaggio è previsto molto rapido, ma decisamente intenso in quanto ad esso sarà collegato un poderoso aumento di vorticità a tutte le quote associato all'ingresso robusto della jet-stream in quota che non farà altro che far impennare i parametri di instabilità.

Il fronte freddo sarà molto definito a tutte le quote; ecco a tal proposito una proiezione dell'umidità a 700hPa, dove si nota chiaramente il salto igrometrico tipico di un passaggio frontale:



A 500hPa appare chiaro l'aumento di vorticità legato al fronte stesso:



Ma non è tutto: alle alte quote si avrà lo scivolamento di una poderosa jet-stream lungo il fronte freddo (jet-stream che produrrà una netta divergenza alle alte quote incentivando la genesi di un minimo nei bassi strati sul Golfo del Leone):






Notare il netto incremento di vorticità anche alle alte quote in concomitanza con l'ingresso del fronte freddo da S/W.




Nel contempo anche la parte inferiore della colonna atmosferica sarà soggetta a grande vorticità; dalla seguente mappe si nota come i venti a 850hPa subiscano una decisa rotazione a cavallo del Nord-Italia, passando da S/W a S/E in poche decine di chilometri:



Insomma, dal punto di vista prettamente dinamico la situazione è esplosiva in quanto i moti verticali saranno enfatizzati da tutti questi motivi appena citati; il tutto porta i modelli a prevedere un'impennata dei parametri di convezione fino a valori quasi fondoscala:

Total Total Index:



Sweat Index:



Elicità:



In tutta la colonna d'aria, quindi, si avrà uno shear pazzesco, incentivato alle basse quote dalla formazione di un minimo che secondo vari modelli dovrebbe attraversare da S/W a N/E la Pianura Padana portando ad una decisa convergenza di venti al suolo, con conseguente accentuazione dei moti verticali:



L'irruenza del fronte freddo è individuata anche dal robusto e veloce richiamo umido da Sud su buona parte della Pianura Padana, che nonostante le ore notturne e le temperature estremamente basse per la formazione di temporali potrà raggiungere valori considerevoli:





Sempre considerando solo l'aspetto dinamico della situazione, senza dubbio siamo di fronte ad un setup raro e potenzialmente dirompente...in quanto un pattern del genere nella stagione estiva richiederebbe sicuramente un chiaro stato di allerta per supercelle e Tornado anche violenti.
Tuttavia siamo in Aprile, per di più con cielo coperto e quindi poca insolazione...mancando quindi la componente termica in aggiunta a quella dinamica il risultato sarà decisamente differente.

martedì 15 aprile 2008

Operazione Connessione Mobile riuscita: evvai!

Il passo più importante in vista della nuova stagione di caccia in arrivo è stato compiuto. La connessione mobile è attiva da questa sera, nei prossimi giorni la testerò verso le aree di campagna per vedere se riesce a prendere il segnale anche lì; di certo sarà un grande passo avanti avere la possibilità di osservare mappe, sat e radar in tempo reale mentre si va a caccia di temporali...anche se bisogna stare accorti perchè le tariffe sono esagerate e il traffico scambiato segue ritmi elevatissimi.

sabato 12 aprile 2008

Quando si dice che un modello è affidabile...

Nel tardo pomeriggio e nella serata di ieri alcuni temporali hanno colpito l'area che va dal comasco al bresciano, colpendo maggiormente lecchese e bergamasco. La previsione pressochè perfetta del modello LAM Moloch ci permette, A POSTERIORI, di capire esattamente quale è stato il trigger per quei fenomeni temporaleschi.

I temporali in questione si sono generati innazitutto grazie alle parziali schiarite che hanno interessato le aree in questione. Ecco un'animazione satellitare nel canale Visibile che mostra la genesi delle celle temporalesche nei pressi delle prealpi bergamasche e bresciane in un'area intorno alla quale la nuvolosità risulta meno compatta:



Tentando di analizzare più nel dettaglio la situazione, ecco che possiamo trovare nelle mappe di previsione del modello MOLOCH la risposta che a noi serve:



Si nota come nelle aree dove si sono concentrate le celle temporalesche sia presente una Theta E a 850hPa maggiore, fenomeno incentivato anche dall'azione di aria più secca in discesa da S/W dall'appennino.

Ecco invece la mappa più interessante, quella dei venti al suolo:



Il trigger che ha permesso la continua rigenerazione di temporali, anche intensi, in loco è stata proprio quella linea di convergenza che si è andata ad attivare in seguito allo scontro tra venti da S/W e venti più umidi da S/E.



L'animazione radar rispecchia fedelmente la mappa appena postata: il nucleo temporalesco sul comasco segue le correnti da S/W, quello nei pressi del Lago d'Iseo segue invece le correnti da S/SE. Insomma, si potrebbero tranquillamente sovrapporre il radar con la previsione di MOLOCH.



E' giusto precisare che ci sono stati anche altri fattori che hanno permesso la genesi di temporali in quell'area in particolare, ma senza dubbio l'innesco è la rigenerazione delle celle è stata la convergenza al suolo appena vista.

Si tratta di un altro caso nel quale a posteriori risulta apparentemente facile capire le cause che hanno caratterizzato la dinamica temporalesca...ma la domanda è sempre la stessa: in fase di previsione, osservando quella mappa di previsione, saremmo stati convinti che sarebbe poi stata determinante per la formazione di temporali (presupposto che la mappa poi si fosse realmente verificata) ?

La mia risposta è no...e questo fa capire come sia estremamente difficile riuscire a prevedere non solo la formazione dei temporali, ma addirittura la loro locazione.
Ma anche questo episodio non fa altro che aumentare il bagaglio di conoscenza che ci servirà in futuro...permettendoci di farci fregare sempre di meno ;-))

ciao ragashish

domenica 6 aprile 2008

"The Super Outbreak"

Così viene chiamato il più forte outbreak di Tornadoes che ha mai colpito gli Stati Uniti. Accadde tutto in 36 ore, tra il 3 e il 4 Aprile 1974 quando una serie incredibile di vortici devastò vari Stati Americani, provocando oltre 300 morti.

Senza entrare troppo nel dettaglio, vi posto direttamente un link dove si parla esclusivamente di questo evento, con analisi, dati, immagini dei danni e dei Tornado, mappe...insomma di tutto di più.

CLICCATE QUI

Mi limito solo a postare questi dati:

6 Tornado F5
23 Tornado F4
35 Tornado F3
30 Tornado F2
31 Tornado F1
23 Tornado F0


Per un totale di 148 Tornado, con 315 vittime, 5484 feriti e un totale di oltre 4000 chilometri percorsi dai vortici.

Il tutto in SOLE 36 ORE.

Penso non ci sia bisogno di nessun commento.