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GPS Tracking
STRUMENTAZIONE RIPRISTINATA !!! GPS attivo dalla prossima caccia

Opacità del Satellite: 20 | 40 | 60 | 80 | 100 %

Opacità del Radar Landi: 20 | 40 | 60 | 80 | 100 %

Opacità del Radar Liguria: 20 | 40 | 60 | 80 | 100 %


domenica 11 maggio 2008

Un prototipo di StormChasing: ecco i punti principali da considerare

Cacciare i temporali è si bello ed entusiasmante, ma occorre anche una certa pianificazione per cercare di ottimizzare al meglio la giornata di caccia.

Innazitutto bisogna considerare il seguente punto: generalmente si va cacciare i temporali...prima che essi si formino. Lo so che può sembrare strano e incomprensibile, ma è così. Il motivo è semplice: se si esce di casa quando le cellule sono già formate è dura riuscire ad intercettarle prima che si indeboliscano o svaniscano, escludendo l'eventualità che si trovino vicino alla nostra località dove abitiamo.

Partendo da questo presupposto, il punto numero 1 comprende l'analisi previsionale della situazione: si guardano mappe di tutti i tipi e si cerca di capire:
1) se farà temporali
2) dove farà temporali

Il secondo punto è quello più difficile da stimare, ma rappresenta spesso e volentieri un grande colpo qualora si azzecchi con buona precisione dove i temporali daranno il meglio di sè.
Il punto numero 2 appena citato è il punto di partenza della nostra scelta più importante: il target. Cos'è il Target? Ebbene, si tratta della zona (che sia un'area più o meno vasta o anche solo un paese o cittadina) dove ci si va a posizionare all'inizio della giornata di caccia; ovviamente è l'area dove, dopo aver visionato le mappe di previsione, si presume possano formarsi le celle temporalesche.

La scelta del Target è fondamentale! Eppure nasconde insidie; perchè?
Beh...semplicemente perchè se si fanno 200 km per posizionarsi nell'area target e poi le celle si formano in posti del tutto differenti e lontani i risvolti della giornata di caccia potrebbero poi essere negativi. Ma d'altronde scegliere la "target zone" è un rischio che si deve correre, perchè c'è anche il rovescio della medaglia: se si azzecca l'obiettivo si ottimizza al meglio tutto lo stormchasing dato che ci si troverebbe in anticipo nell'area giusta avendo quindi la possibilità di "anticipare" nel modo migliore il comportamento delle celle temporalesche avendo buonissime probabilità di inseguirle al meglio, senza fretta e con ottimi risultati.

Insomma...tutta la giornata o le ore di caccia ruotano attorno alla scelta del Target, che come abbiamo visto si dimostra a volte molto difficile da individuare correttamente considerando anche la difficoltà dettata dall'orografia Italiana.

Una volta che ci si posiziona nell'area prefissata si attende...iniziando ad utilizzare mappe radar, satellite e soprattutto la vista. Da quel punto in poi ogni caccia è a sè stante, non si può stendere un memorandum a livello generale dato che la dinamicità offerta dai temporali è tale che ogni volta può succedere di tutto: l'importante è rimanere belli svegli, pronti e attivi nel cogliere ogni minimo segnale che ci viene dato dall'atmosfera. Bisogna essere anche in grado di capire se e quando si deve abbandonare la zona target: a volte la convezione parte tardi e un abbandono della nostra area di partenza potrebbe rivelarsi un errore...insomma è tutto un casotto, ogni giornata è a sè stante e racchiude tanti "enigmi" da risolvere uno alla volta mentre si è in azione.

Porto, come conclusione, un esempio mio personale: l'anno scorso precisamente il 09 Luglio 2007 come molti ricordano un piccolo Tornado ha colpito le pianure vercellesi e io e mio zio siamo riusciti ad intercettarlo fotografandolo.
Ebbene, quel giorno il Tornado si è formato alle 18.00...ma noi eravamo in giro già dalle 14.00 e ci eravamo posizionati nelle campagne vigevanesi già dalle 15.00 dato che pensavamo fosse una zona propizia per la convezione. La nostra attesa è durata per 2/3 orette piene quando nel cielo non c'era ancora traccia di cumuli o temporali...poi una volta cominciata la convezione ci siamo orientati nella giusta direzione avendo poi avuto anche la grande fortuna di beccare la piccola Supercella che ha prodotto il vortice.

Ricapitolando, per ottimizzare al meglio una giornata di caccia ci vuole:

1) abilità nella consultazione di mappe
2) abilità nella previsione della zona dove potrebbero formarsi le celle più interessanti
3) pazienza
4) esperienza
5) vista

......... ma sena dimenticare..........

PUNTO NUMERO 6 ---> il CULO ;-)

Ciao a tutti !


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