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martedì 19 febbraio 2008

Angolo dei Consigli: cacciare una Supercella - 2a parte --> prevederle e conoscerne i fenomeni associati.

Nella caccia ad una Supercella assume un ruolo importantissimo la conoscenza della fenomenologia che la accompagna, nonchè cercare di effettuare una previsione il più possibile precisa riguardante le aree con maggior probabilità di formazione di questa tipologia di temporale.

Partendo dal presupposto che uno stormchaser considera una Supercella come il top in assoluto per una caccia, direi che una delle tappe principali è costituita dall'analisi delle mappe meteorologiche al fine di cercare di prevedere con la maggior precisione possibile quali saranno le zone soggette alla formazione di temporali supercellulari.
Generalmente le mappe più importanti da consultare sono quelle riferite a:

- vorticità
- jet-stream
- direzione del vento alle medio-basse quote

Interpretare le mappe di previsione al fine di prevedere eventuali supercelle non è per nulla facile; una componente molto grande di questa difficoltà deriva dalla particolare orografia della Pianura Padana, estremamente complessa e spesso determinante sull'azione dei temporali estivi. Insomma, non siamo in America dove si può dire che "basta poco" per prevedere le supercelle grazie alle immense distese di pianura; qui in Italia tutto è diverso, tutto è molto più difficile anche per il miglior esperto...

Se da un lato non abbiamo la possibilità di riuscire a prevedere con esattezza la formazione e il comportamento (a priori) delle Supercelle, dall'altro abbiamo invece tutti i mezzi per conoscerne le potenzialità e quindi avere ben chiari quali sono gli aspetti positivi e negativi legati alla caccia di questi fenomeni.

Esistono diversi fenomeni intensi legati alle formazioni supercellulari:

1) rischio di alluvioni lampo per le copiose piogge
2) grandine di medie e grosse dimensioni (fino a 7/10 cm di diametro...mica bau bau micio micio)
3) raffiche di vento fino a 100/120 km/h anche in assenza di Tornado al loro interno
4) il Tornado.

Il Tornado rappresenta in assoluto il pericolo maggiore, ma data la sua relativa bassa probabilità di genesi rispetto a tutti gli altri fenomeni, si può per ora escludere dal discorso. Venti forti e grandine, invece, devono essere sempre al centro dell'attenzione di ogni stormchaser, perchè sono molto più diffusi e presenti all'interno delle Supercelle.

La previsione dell'intensità di una Supercella può essere effettuata solamente quando il sistema è già in azione, e lo si fa attraverso le immagini radar. Prendendo come riferimento il radar Landi che copre gran parte del Nord-Ovest Italiano, il segnale inequivocabile della presenza di precipitazioni violente all'interno di una Supercella è senza dubbio il "colore Viola".




E' bene precisare che il colore viola non presuppone per forza di cose la presenza di una struttura supercellulare, dato che può essere tranquillamente legato a squall line o anche a semplici temporali multicellulari. Ma, una volta classificato il temporale che si sta osservando come Supercella (la classificazione tramite l'immagine radar la vedremo più avanti con altri articoli a riguardo) se è presente il colore che indica la massima riflettività allora bisogna stare all'occhio. Ecco perchè reputo fondamentale avere con sè una connessione ad Internet portatile, in modo da evitare brutte sorprese...dato che l'analisi visiva da sola non basta per capire quali fenomeni sono presenti all'interno di un temporale.
E la dimensione della grandine? Come facciamo a identificarla? Lo si può fare utilizzando le immagini radar? La risposta è no, non bastano da sole per capire quale sia la dimensione dei chicchi di grandine: per questa analisi serve un mix tra osservazione sul posto, immagine radar, e valutazione dei parametri atmosferici di partenza. Insomma...un casotto! ;-)

Per quanto riguarda i pericoli connessi al vento: beh, il radar in questo caso aiuta poco a parte casi molto rari. Gran parte della previsione (anche questa a brevissimo termine, con il sistema già in azione) va fatta semplicemente osservando le formazioni nuvolose associate al temporale. Imponenti shelf cloud, turbolenze accentuate e altri segnali che si percepiscono spesso "a pelle" devono far mettere il cacciatore sull'attenti; ricordarsi sempre che in presenza di Supercelle il vento può cambiare direzione in modo rapido e deciso, in accordo con la presenza di un mesociclone all'interno del sistema temporalesco.

Non entro nel merito del Tornado, dato che probabilmente dedicherò un articolo a parte su questo fenomeno e su come prevederlo (direi quasi impossibile ad oggi...); mi limito solamente a dire che per comprendere al meglio le potenzialità di ogni singola Supercella oltre ad alcune nozioni lette quà e là risulta molto importante l'esperienza...e quella la si sviluppa solamente col passare degli anni. Una volta che un cacciatore vede 10, 20, 30 Supercelle riesce con facilità a farsi subito un'idea della loro potenza una volta che vi si trova di fronte, ma durante i "primi incontri" tutto è per forza di cose più difficile e impegnativo.

Siccome però non siamo in America (dove alcune Supercelle compiono vere e proprie devastazioni), il rischio lo si può correre...a patto di avere sempre gli occhi aperti, dato che questi sistemi temporaleschi sono in assoluto i più intensi e i più imprevedibili.

Nel prossimo articolo spiegherò in breve quali sono le varie postazioni possibili in una caccia ad una Supercella.


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